Vorrei fare una rapida riflessione, ieri ho scoperto che c’è gente che si spaccia per Clouds Industry, l’agenzia fondata da me, Pasquale Giovine e Mattia Albani, che si fa chiamare con lo pseudonimo di CloudIndus, e ruba spezzoni di nostri video vendendoli su siti royalty-free e non, come Videezy ecc (affiliati tra l’altro con shutterstock e altri simili), io vorrei dire solo una cosa:
in un mondo dove le colonne sonore vengono scaricate da YouTube e messe senza alcun permesso in televisione, su internet, in radio, negli eventi, dove si rubano clip di video di altre persone e le si vendono/spacciano come proprie, a che serve allora svolgere il mio lavoro di compositore, o se sei un videomaker, un fotografo o qualsiasi altro lavoro artistico tu faccia? A che serve se posso rubare l’arte degli altri e venderla come mia?
Questo è il prezzo da pagare se si vuole “risparmiare” dando 30/40/50 euro all’anno a siti online di licensing video o audio, dove udite udite, esistono esseri viventi che fanno queste cose.
Immaginate di ritrovarvi il vostro lavoro su questi siti senza la vostra autorizzazione, e che qualcuno sta guadagnando alle vostre spalle usufruendo del vostro lavoro… ecco a cosa serve contattare direttamente un compositore, un videomaker, un illustratore, un designer, un fotografo, un copy e chi più ne ha più ne metta, anche se costa di più… serve a instaurare una collaborazione e a rendere superiore il livello qualitativo dei propri lavori. Serve a instaurare un rapporto di fiducia. È demoralizzante sapere che esistono persone che commettono questi crimini, nel 2019.
Un messaggio quindi rivolto a questi individui:
L’arte non si ruba, al posto di perdere tempo a guadagnare sfruttando le doti artistiche di altri, trovatevi un hobby particolare… tipo giocare con le bambole in mezzo all’oceano sotto un temporale